I nostri Periodici
Qui troverai i periodici delle ACLI Trentine. Costantemente aggiornati e disponibili in formato PDF. Segue


  Vita Cristiana
Spunti di riflessione: La famiglia
Martedì 21 Aprile 2009

L'importanza della famiglia per la società.
La famiglia, comunità naturale in cui si esperimenta la socialità umana, contribuisce in modo unico e insostituibile al bene della società. La comunità familiare, infatti, nasce dalla comunione delle persone: «La “comunione" riguarda la relazione personale tra l' "io" e il "tu". La "comunità" invece supera questo schema nella direzione di una "società", di un "noi". La famiglia, comunità di persone, è pertanto la prima "società" umana ». Una società a misura di famiglia è la migliore garanzia contro ogni deriva di tipo individualista o collettivista, perché in essa la persona è sempre al centro dell'attenzione in quanto fine e mai come mezzo.

 
Papa Giovanni. Un cristiano e il suo concilio
Domenica 19 Aprile 2009

Autore Alberto Melloni
Un cristiano sul trono di Pietro, cosí aveva scritto Hannah Arendt. Non a torto, perché Angelo Giuseppe Roncalli volle essere esattamente questo: un cristiano che si lascia scolpire dalle fonti e dalla storia. E un papa convinto che la chiesa avesse bisogno di riforma per conservare al Vangelo la sua eloquenza.
Vedi Recensione

 
Spunti di riflessone: La famiglia
Mercoledì 15 Aprile 2009

L’importanza della famiglia per la persona. 
La prima e fondamentale struttura a favore dell' "ecologia umana" è la famiglia, in seno alla quale l'uomo riceve le prime e determinanti nozioni intorno alla verità ed al bene, apprende che cosa vuol dire amare ed essere amati e, quindi, che cosa vuol dire in concreto essere una persona». Gli obblighi dei suoi membri, infatti, non sono limitati dai termini di un contratto, ma derivano dall'essenza stessa della famiglia, fondata su un patto coniugale irrevocabile e strutturata dai rapporti che ne derivano in seguito alla generazione o all'adozione dei figli.

 
II Domenica di Pasqua
Mercoledì 15 Aprile 2009

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-31 
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. 
Leggi Commento

 
La differenza Cristiana
Martedì 14 Aprile 2009

Recensione di Giannino Piana del libro “La differenza cristiana” di Enzo Bianchi. 
La laicità come spazio etico in cui tutte le religioni possano essere capite e rispettate. L'ascolto dello straniero come premessa per immaginare la pace. Costruire un mondo differente da quello della sorda intolleranza richiede un lungo cammino. È necessario partire ora. 
Vedi Recensione

 
Quando Gesù risorgeva il sabato
Lunedì 13 Aprile 2009

Articolo di Enzo Bianchi 
Gli eventi e le immagini di dolore e di morte che hanno accompagnato questa settimana santa hanno tragicamente obbligato i cristiani a interrogarsi sul senso della propria fede e sulla autenticità della propria testimonianza dell’amore più forte della morte. 
Vedi articolo

 
La Parola di Dio corre
Domenica 12 Aprile 2009

Articolo di Enzo Bianchi 
Quest’anno il cammino quaresimale verso la Pasqua è stato contrassegnato per i cattolici di molti paesi occidentali da un disagio e da una sofferenza legati ad alcuni eventi e dichiarazioni che hanno suscitato reazioni forti ed emozioni intense sia all’interno che all’esterno della Chiesa: hanno sofferto semplici cattolici e cristiani, hanno sofferto i vescovi, ha sofferto anche il papa. Sono questi giorni cattivi?
Vedi articolo

 
La Passione dell'uomo
Venerdì 10 Aprile 2009

Articolo di Enzo Bianchi. 
Il Venerdì santo, memoria della passione e morte del Signore Gesù, per la chiesa cattolica è giorno “aliturgico”, l’unico giorno dell’anno in cui non viene celebrata la messa né alcun altro sacramento. L’eccezionalità assoluta dell’eucaristia al cuore del rito funebre per le vittime del terremoto ci aiuta allora a cogliere la dimensione profonda di quanto i cristiani vivono nei giorni della settimana santa: l’emblematicità che la passione di Gesù rappresenta per la sofferenza e la morte di ogni essere umano. 
Vedi articolo

 
Domenica di Pasqua
Martedì 07 Aprile 2009

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,1-9.
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
Leggi Commento

 
Spunti di riflessione: il lavoro umano
Lunedì 06 Aprile 2009

Nuove forme di solidarietà
Di fronte ai cambiamenti intervenuti nel mondo del lavoro, la solidarietà potrà essere recuperata e forse anche meglio fondata rispetto al passato se si opera per una riscoperta del valore soggettivo del lavoro: «bisogna continuare a interrogarsi circa il soggetto del lavoro e le condizioni in cui egli vive». Per questo, «sono necessari sempre nuovi movimenti di solidarietà degli uomini del lavoro e di solidarietà con gli uomini del lavoro». Perseguendo « nuove forme di solidarietà » le associazioni dei lavoratori devono orientarsi verso l'assunzione di maggiori responsabilità, non soltanto in relazione ai tradizionali meccanismi della ridistribuzione, ma anche nei confronti della produzione della ricchezza e della creazione di condizioni sociali, politiche e culturali che consentano a tutti coloro che possono e desiderano lavorare di esercitare il loro diritto al lavoro, nel pieno rispetto della loro dignità di lavoratori.

 
<< Inizio < Prec. 61 62 63 64 65 66 67 68 Pross. > Fine >>

Risultati 631 - 640 di 678